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La pagella di "Guardare Fuori" su ALL MUSIC Italia"
29.3.2019
Ma che ti è successo Stragà? Sono esterrefatto da questo bellissimo cambiamento che già avevo sottolineato per il singolo precedente e confermo per questa bella ballata, che parte da una forte matrice cantautorale di riferimenti storici e poi apre a possibilità pop di strumentazioni reali e melodia ariosa. Il tutto per raccontare il bisogno di ritrovarsi, di capire dove si è. Sei nel posto giusto Federico se canti ‘ste cose qua.
"Guardare Fuori" recensito da StandOut Magazine
1.7.2018
....“Guardare fuori” è un album umile, nel quale l'autore si racconta senza paura di giudizio o possibilità di incomprensione: è la voce di un artista che onestamente si apre al proprio pubblico, abbandonandosi completamente al potere dell'arte. È un album intimo e instrispettivo, che presenta un concetto tanto semplice quanto ambizioso. L'autore non si nasconde dietro le corde della propria chitarra ma, anzi, le fa risuonare come fossero quelle del proprio cuore, mostrandosi fragile come ogni persona, indeciso sul proprio futuro e libero di poter esprimere la propria opinione. Complimenti.
"Guardare Fuori" recensito da Fare Music
12.5.2018
....il disco: davvero fruibile, energico, fresco; a tratti riflessivo, pur mantenendo sempre connotati radiofonici. Da ascoltare tutto d’un fiato. Si sente, che l’amore per la musica scorre nelle vene. Con l’orecchio attento alle vibrazioni degli arrangiamenti, che trasportano in un limbo variopinto coinvolgente. Un pieno di singoli, riconducibili al migliore pop nostrano. Segno che questo artista raffinato non si è risparmiato. La strada è matura, risale le correnti superando le indecisioni della vita. I messaggi si fanno importanti, nascono da interrogativi profondi. E grazie a un linguaggio diretto, arrivano immediati, giocosi o poetici. La voglia di essere utili a quella società che soffre ed è la parte reale del Paese, ci fa sentire in pace con noi stessi. E poi c’è la magnifica dote vocale. Motivo che ha fatto vincere all’artista il premio Leggio D’Oro. Il timbro è quello incantevole di sempre. La sua è una voce che incide. E da incidere tante altre volte ancora.